Arte e Cultura
Il territorio mantovano è disseminato delle indelebili tracce lasciate dal suo passato denso di storia, popolato da personaggi emblematici. Monumenti ed edifici ci raccontano la ricca biografia della città e ci narrano le vicende dei suoi protagonisti – dei patrioti come i Martiri di Belfiore, ad esempio: a ricordarli ci pensa un monumento, che sorge sul lago Superiore, con la frase: “Qui cadendo rovesciarono il carnefice”; il Ponte della Gloria di Goito, invece, omaggia la memoria dei bersaglieri. Le diverse chiese romaniche, ancora, sono un lascito della succitata Matilde: grande donna ed attrice politica centrale, convinta sostenitrice del Papa e degna avversaria di Enrico IV, subito dopo morta venne custodita nel monastero cluniacense di San Benedetto – e non potrebbe essere altrimenti, in considerazione della sua passione per le zone rurali del mantovano: Santa Maria di Felonica e, appunto, San Benedetto Polirone. Visitando queste terre, inoltre, ci imbatteremo anche nelle sinagoghe e nei cimiteri ebraici: documenti che testimoniano la nutrita presenza di ebrei a partire dal XIII secolo. Una presenza consistente: Mantova accolse, infatti, anche gli ebrei espulsi da altri Paesi e vide crescere, fino all’avvento dei napoleonici, le dimensioni del ghetto. Infine, non si può parlare della storia della città lombarda senza parlare di loro: dei grandi Gonzaga. La loro fu una parabola incredibile, che li vide iniziare come affittuari terrieri ed arrivare a prendere pieno possesso del mantovano, intessendo una raffinata rete di alleanze strategiche con l’Imperatore e col Papa, con Venezia e con Ferrara. Sotto i Gonzaga Mantova divenne splendida, meta di artisti come Donatello, Rubens, Pisanello, Mantegna, Leon Battista Alberti.
Enogastronomia
Mantova: che terra… gustosa!!! Prodotti locali 100% natura e specialità gastronomiche saporitissime, come i tortelli di zucca, il risotto alla pilota e il “menà”, il luccio in salsa: questi i pilastri di una cucina dalle antiche tradizioni, raffinata nelle sue realizzazioni ma estremamente popolare nella capacità di sfruttare tutto ciò che madre Natura offre: dalle erbe da campo alla cipolla alle pere. Tra i punti di forza della gastronomia mantovana citiamo, in primis, il maiale: allevato sin dai tempi degli Etruschi, costituisce un alimento cardine di questa cucina, che lo propone in mille versioni molto apprezzate, soprattutto il salame e la "salamèla". Protagonisti, a seguire, sono la zucca – base per la preparazione dei famosi tortelli – e due formaggi dal nome importante: Grana Padano, che si produce sulla riva sinistra del Po, e Parmigiano Reggiano, che, invece, abita sulla riva destra del fiume. Mantova vanta, inoltre, una produzione vinicola di alta qualità, da scoprire percorrendo i trecento chilometri della “Strada dei vini e dei sapori mantovani”: potremo curiosare nelle cantine e goderci un calice di merlot, pinot, cabernet sauvignon, lambrusco… Potremo assaggiare le specialità rigorosamente locali dei ristoranti associati o fare una visita fluviale nella riserva naturale di Rivalta. Last but not least, citiamo la “Strada del riso e dei risotti mantovani”, che ci dà appuntamento, con le sue feste e le sagre, per farci scoprire il riso “vialone nano”. Questa particolare varietà dal chicco rotondo si produce sulle rive del Mincio e ci piacerà per la sua versatilità. Le nostre papille gustative a Mantova avranno senza dubbio l’imbarazzo della scelta!
Natura
I profili dolcissimi di colline piene di storia, pianure dipinte con un verde intenso, un’idrografia ricca di fiumi e canali: la natura mantovana abbonda di bellezze! Di cui possiamo godere al meglio a cavallo, avvalendoci delle molte proposte che agriturismi, corti e strutture di diverso tipo ci offrono per avvicinarci a questo splendido animale, dalle scuole di equitazione alle escursioni in carrozza fino ai volteggi. La scoperta naturalistica del territorio comprende, necessariamente, una visita nell’isola Boschina, frutto del deposito sabbioso sul corso inferiore del Po. La vegetazione, grazie ad un’opera di rimboschimento iniziata negli anni Ottanta, è ora in splendida forma, e vanta boschi di querce e pioppi bianchi e neri, un popolo di arbusti fitto di sambuchi, gelsi e biancospini, e poi il fascino di rampicanti come edere e caprifogli… Passeggiando in questo mondo di fiori e foglie incontreremo ricci, volpi e lepri, e saremo colpiti senza dubbio dal verso squillante del picchio verde e dal tamburellare sui tronchi del picchio rosso. A suscitare la nostra curiosità sull’isola, infine, le costruzioni dall’uomo, che costituiscono un unico, suggestivo nucleo: la cosiddetta “corte”, composta da una villa in stile neoclassico, un fabbricato rurale dal lungo porticato (la “barchessa”), ed una struttura particolarissima, costituita da forno, colombaia, conigliera, porcilaia, pollaio e meridiana! Dulcis in fundo, una segnalazione particolare per il “Parco naturale del Mincio”, vero concentrato di natura, cultura e arte. Il suo patrimonio storico – costituito da castelli e fortificazioni medievali, dai territori di caccia e palazzi dei duchi mantovani, dai capolavori di idraulica realizzati dal Pitentino o da Governolo, e poi dalle testimonianze etrusche del Forcello e da quelle preistoriche di Castellaro Lagusello – lo rende un vero e proprio museo a cielo aperto…
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IAT MANTOVA
Informazione ed Accoglienza Turistica
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